In concomitanza con il G7 della Cultura, il 30 e 31 marzo 2017 il complesso della SS. Annunziata di Firenze ha ospitato il Forum della Partecipazione, curato dal Consiglio Internazionale dei Monumenti e Siti (ICOMOS).
ICOMOS: ruolo, storia e funzioni
L’ICOMOS è un organismo di eccellenza non governativo mondiale, che si occupa di consulenza professionale e scientifica alla Commissione UNESCO per tutti gli aspetti che riguardano il patrimonio culturale e la sua conservazione. Tra le sue funzioni principali c’è la valutazione delle nomine della World Heritage List, la Lista del Patrimonio Mondiale Materiale e Immateriale di UNESCO.
L’organo consultivo è stato nominato nel 1972, insieme all’ICCROM (Centro Internazionale di Studi per la Conservazione e il Restauro dei Beni Culturali) e all’UICN (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura).

Il Forum della Partecipazione per il G7 della Cultura di Firenze
Patrimonio e Sostenibilità negli SDGs – Sustainable Development Goals 2030
Il tema del convegno, che si è tenuto nel complesso della SS. Annunziata, è stato “Il cambio del paradigma”, in relazione all’obiettivo di sostenibilità perseguito dalle Nazioni Unite, per il quale il Patrimonio è una delle priorità strategiche internazionali.
La missione di ICOMOS per gli anni a venire è un superamento dell’approccio monumentale al Patrimonio, “affermando la centralità dei popoli che l’hanno realizzato e il loro ruolo nella gestione della partecipazione”.
Al forum hanno partecipato oltre 120 esperti nazionali e internazionali, introdotti da Fabrizio Guarducci (Presidente dell’Istituto Internazionale Lorenzo de Medici) e Maurizio Di Stefano (Presidente Emerito di ICOMOS Italia).
Particolare valore è stato dato in questa sede alle eccellenze alimentari, attraverso due tavole rotonde dedicate: Tracciabilità e riconoscibilità culturale del cibo per la protezione dei paesaggi e Le candidature nell’alimentare per rafforzare filiere del sistema paese, a cui ha partecipato il Consorzio di Tutela del Caffè Espresso Italiano Tradizionale.

Il Consorzio e Dersut Caffè al Forum
Come molti di voi già sapranno (ma se così non fosse vi invitiamo a leggere l’articolo dedicato), dal 2014 il Consorzio di tutela del Caffè Espresso italiano Tradizionale si occupa di promuovere e sostenere la candidatura dell’espresso italiano tradizionale all’iscrizione nella lista del Patrimonio Immateriale UNESCO.
Il Consorzio è stato Partner Principale del meeting, attraverso l’esposizione di macchine da caffè d’epoca (avete già visto quelle in esposizione nel Museo del Caffè Dersut?) e libere degustazioni. Tutti i prodotti sono stati offerti da torrefazioni d’eccellenza italiane, parte del Consorzio stesso.
Nel corso della tavola rotonda è intervenuto il conte Giorgio Caballini di Sassoferrato, Presidente del Consorzio e di Dersut Caffè, tra i soci fondatori dell’ente.
Oltre a credere fortemente nella candidatura del caffè espresso italiano tradizionale a Patrimonio immateriale dell’UNESCO, l’azienda da sempre invita e forma i suoi clienti per mantenerne il valore grazie a miscele e preparazioni d’eccellenza.
Stiamo lavorando per tutti i bar d’Italia e del mondo intero affinché il caffè espresso italiano tradizionale venga riconosciuto quale Patrimonio Immateriale dall’UNESCO. Questo significa anche lavorare a favore di tutti gli esercizi pubblici, italiani e stranieri, che scelgono di offrire alla propria clientela questo prodotto.
Vogliamo tutelare la primogenitura e le modalità di erogazione del caffè espresso, una bevanda che tutto il mondo ci invidia.Giorgio Caballini di Sassoferrato
Di seguito un estratto dell’intervista a cura di TGR Toscana a Pietro Laureano (Presidente ICOMOS Italia) e a Giorgio Caballini di Sassoferrato, seguito da alcune fotografie del convegno:


Foto di testata © Roland Geider