Siete tra gli innumerevoli amanti di caffè e cioccolato fondente?
Allora il caffè viennese è ciò che fa per voi. Un espresso speciale a dir poco delizioso, da gustare fino all’ultimo sorso. Una vera e propria leccornia per occhi e palato.
Cos’è il caffè viennese?
Il caffè viennese altro non è che una deliziosa variante del più classico espresso, dove l’espresso viene combinato con del cioccolato fuso per poi essere sormontato da un ciuffo di panna montata.
Una vera e propria goduria per tutti i nostri sensi, un matrimonio perfetto di aromi e sapori che, nella loro semplicità, si sposano alla perfezione.
Pensate solo all’aroma del caffè in tutto il suo splendore, al profumo voluttuoso del cioccolato fondente e alla dolcezza evanescente della panna fresca. E ora dite la verità: vi abbiamo fatto venire voglia di fare le valigie e prendere un biglietto di sola andata per Vienna.
Sapete cos’è il bello? Non è necessario sconfinare per gustarsi una pausa caffeicola ricca di profumi e golosità tali da essere in grado di addolcire anche la giornata più faticosa.
Vi basterà recarvi in una delle moltissime Botteghe del Caffè Dersut per godervi un caffè speciale, declinato in moltissime varianti e abbinamenti aromatici tra i quali siamo sicuri ci sarà anche il vostro preferito. In fondo basta poco per gioire apprezzando le cose buone della vita: ad esempio, un ottimo caffè.
Volete proprio questo? Vi consigliamo una variante molto simile, il Derciok: espresso, cioccolata calda al latte, panna montata fresca e scaglie di cioccolato!
La storia dei caffè viennesi
I caffè di Vienna godono da secoli di una reputazione che sconfina in tutto il mondo, tanto che – ironicamente – si dice che bere il caffè sia il principale sport al coperto praticato dagli austriaci.
Questo aspetto caratteristico del modo di vivere viennese ha origine nel lontano 1683, quando i Turchi, sconfitti alle porte della città, nella concitazione della ritirata, abbandonarono sul campo di battaglia numerosi sacchi ricolmi delle loro scorte di caffè.
I viennesi ignoravano le modalità d’utilizzo di quegli inediti chicchi fortemente odorosi. Il mistero venne presto risolto da un ufficiale polacco, tale Kolschitzky, che, conoscendo la lingua e le usanze turche, svelò l’arcano spiegando come con la polvere di questo misterioso ingrediente i turchi erano soliti preparare una bevanda aromatica dalle numerose proprietà.
“Kolschitzky, chi sarà mai costui?”
Questa è senza dubbio una domanda legittima e ricorrente nei tanti viaggiatori in uscita dalla stazione di Südtiroler Platz – Hauptbahnhof, dove una Vienna riconoscente eresse una statua in onore del suo “scopritore” di caffè.
Le sembianze della statua sono infatti un indizio ambiguo che tutt’oggi alimentano il suo mito.
Raffigurato con un’uniforme di foggia incerta, un copricapo esotico, alcune armi e corredato anche di una caffettiera e un vassoio con tazzine di caffè, la scultura di Kolschitzky disorienta chiunque si trovi al suo cospetto.
Oltre a celebrarlo con una statua, la città regalò al signor Kolschitzky anche alcuni locali antistanti il duomo di S. Stefano che gli permisero di inaugurare, nel lontano 1685, la prima Kaffeehaus (ovvero “bottega del caffè”) di Vienna.
Il caffè a Vienna come rito sociale
L’usanza di gustare il caffè in locali precisamente adibiti al farlo, stava già prendendo piede in altre città europee, ma è proprio a Vienna che assume una particolare influenza nella vita pubblica.
Qui, in poco tempo, i caffè cominciano a fioccare in tutti i quartieri cittadini, dai più mondani ai più suburbani. La popolazione prende l’abitudine di rifugiarvisi non solo per gustare un buon caffè, ma anche per leggere i giornali e conversare in tranquillità dei fatti della giornata.
Una sana abitudine che ancora oggi non è stata scalfita dalle incombenze della frenetica società moderna che impone, piuttosto, di rincorrere il tempo anziché fermarsi concedendosi una pausa davanti a una fumante e profumata tazzina di caffè.
E così – grazie al cielo – tutt’oggi i mitici caffè viennesi continuano a far parte delle attrazioni da non perdere quando si percorrono le vie della città.
La Bottega del Caffè Dersut a Vienna
Citando Michail Aleksandrovic Bakunin, il caffè “per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l’amore e caldo come l’inferno”.
Col passare del tempo i viennesi hanno inventato infiniti modi per prepararlo e gustarlo, tra i quali il caffè viennese è uno dei più noti e apprezzati.
È infatti raro che un viennese entri in un caffè e ordini semplicemente “un caffè” – scusate il bisticcio di parole (quando si parla di caffè viennese è inevitabile).

A Vienna, è consuetudine che il caffè venga sì ordinato al banco, ma poi consumato – quasi tassativamente – seduti al tavolo, in tranquillità, magari accompagnato da un dolcetto e dalla lettura di un quotidiano.
Filosofia questa, affine a quella che regna in casa Dersut. Non è un caso, infatti, che la torrefazione storica italiana abbia deciso di aprire il suo primo punto vendita monomarca estero proprio a Vienna. Se capitate in città non potete proprio perdervelo: lo trovate a Hoher Markt 5, vicino al Roemer Museum.