Come conservare il caffè macinato a casa

L’apertura di una nuova confezione di caffè è un momento magico. L’aroma ci porta fin da subito in una nuova dimensione e alle volte ci dà quasi l’impressione di essere energizzati con il suo solo profumo.

Come preservarlo al meglio? Ecco qualche consiglio utile, partendo dallo sfatare un mito in cui molti ancora credono: la conservazione in frigorifero.

Foto © Il Boudoir della Strega Moderna
Foto © Il Boudoir della Strega Moderna

Igroscopia: attenzione ad aria e umidità

Che aria, umidità, calore e luce rovinino il caffè, lo si sa da tempo immemore. Già nel 1891 Pellegrino Artusi ne parlava nel suo celebre La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, invitando i suoi lettori a degustare solo caffè appena macinato.

Il caffè è igroscopico, ovvero in grado di assorbire l’umidità dell’aria, con conseguente mutamento di aspetto, di colore o di dimensione. In parole più semplici, a contatto con l’aria il caffè ne assorbe l’acqua e gli odori, perdendo al contempo il suo aroma caratteristico.

Un buon barista conosce bene questo aspetto e calibra il macinino del caffè di conseguenza.

Non tutti però abbiamo il tempo necessario per conservare il caffè in chicchi e macinarlo volta per volta (per quello c’è sempre la caffetteria!): se acquistate caffè già macinato preferite confezioni più piccole (o adatte al vostro fabbisogno casalingo), da aprire man mano.

Conservare il caffè in frigo: un falso mito

Da decenni esiste una discussione accesa sulla conservazione del caffè: da un lato chi applica la classica regola del “luogo fresco e asciutto”, dall’altra chi si affida a frigorifero e freezer.

Gli esperti consigliano di evitare il frigo, indicando una temperatura tra i 15° e i 20° (Peppino Manzi, Il piacere del Caffè, 2013; Comunicaffè, Come si conserva il caffè torrefatto in casa? Ecco l’interpretazione del costruttore di macchine Gaggia)

. Lo shock termico tra la temperatura del frigorifero e quella dell’ambiente esterno potrebbe infatti rovinare l’aroma del vostro caffè.

Ben venga quindi la dispensa, fresca e asciutta al punto giusto. Scegliete un mobiletto o uno scaffale lontano da fonti di calore (ad esempio il motorino del frigorifero o il forno) e sui quali non batta il sole nel corso della giornata. Prestate attenzione anche all’umidità dello stipetto, evitando contatti con il muro esterno o quello dove passano le tubature dell’acqua.

Il luogo giusto? Lo stesso dove conservate pasta, riso e legumi, il cui stoccaggio segue le stesse regole. (Adiconsum, Prevenire le tossinfezioni alimentari: la conservazione del cibo)

barattoli in latta dersut per conservare il caffè a casa
Le nostre latte di design, perfette per conservare il caffè a casa. Foto © Kristel Cescotto

Il contenitore perfetto per conservare il caffè

I barattoli in vetro sono bellissimi, ma non di certo adatti a conservare al meglio il caffè, soprattutto se macinato. I raggi di luce possono infatti filtrare, rovinandone la polvere o i chicchi.

Scegliete contenitori in metallo a chiusura ermetica, in grado di trattenere profumi e livello di umidità nel tempo. Nelle nostre caffetterie trovate tantissime varianti al riguardo, dalla lattina pressurizzata della Selezione del Conte ai barattoli di design con chiusura ermetica, da riempire con la vostra miscela preferita.

Quando prelevate il caffè cercate di richiudere il prima possibile la confezione: in questo modo durerà più a lungo in tutto il suo gusto!

 

 

 

Valeria Garbo

Content Manager & Web Editor

Valeria si occupa di social media e pubbliche relazioni, scrive per alcune testate online e segue da anni un blog personale dedicato al lifestyle. Non resisterebbe mai senza almeno tre espressi al giorno!

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